Per qualcuno viene visto come “il futuro dell’abitare”, per qualche altro una scelta di vita all’insegna dell’ambiente e dell’economia circolare. Il tutto massimizzando i materiali che offre la
natura e con un “notevole risparmio energetico”. È la filosofia delle case di paglia. Costruzioni realizzate con materiali eco compatibili che mettono assieme legno, paglia, terra e fango. Un
fenomeno in aumento, che come rimarcano da Promopaglia “supera le mille unità”.
A confermare che ci sia un interesse verso questo tipo di soluzione abitativa, i costi per la realizzazione variano dai 1.200 ai 1.500 euro al metro quadrato, lo conferma anche Simona Bardelli
responsabile marketing di NovelloCase, azienda di Oggiona Santo Stefano (in provincia di Varese) impegnata nella costruzione di edifici in legno e paglia.
«Il fenomeno, anche se parliamo di numeri non elevatissimi per tutta l’Italia, è in crescita – dice Bardelli – perché queste tecniche consentono di avere un’efficienza energetica elevata». La costruzione prevede un telaio e strutture portanti in legno e i muri in paglia come isolanti. «Le finiture interne possono essere fatte con fango o materiali eco compatibili, e all’esterno con intonaco o legno a seconda delle esigenze – argomenta Bardelli – . Le strutture possono essere realizzate in città o in periferia». Mentre è abbastanza semplice procedere alla costruzione di un edificio ex novo, «da quando si ricevono le autorizzazioni per vedere l’edificio realizzato ci vogliono circa sei mesi», diventa più complesso intervenire in un palazzo realizzato con materiali tradizionali perché, aggiunge Bardelli, «si deve tener conto della struttura e dei materiali utilizzati in precedenza». Nel panorama dell’abitare all’insegna dell’ecocompatibilità c’è anche chi ha deciso di andare oltre. È il caso di Luisa Cabiddu, imprenditrice di 33 anni di Girasole, piccolo comune dell’ex provincia di Nuoro e premiata nel 2018 per la sua idea più innovativa, che in Ogliastra ha costruito la casa di paglia, oggi struttura ricettiva. Paglia “per fare le pareti” e argilla “per gli intonaci”. Per i muri non i tradizionali mattoni di fango ma parallelepipedi realizzati con la paglia del grano Senatore Capelli che, bloccati da uno scheletro in legno, si trasformano in muri. Con vantaggi sia per quanto riguarda l’aspetto termico sia per la fono assorbenza.
Sfruttando le potenzialità dei materiali eco compatibili, e soprattutto alle caratteristiche della paglia trasformata in una sorta di “mattone” a Crespina Lorenzana, in provincia di Pisa, sono partite le opere del progetto volto alla realizzazione di un'abitazione Nzeb (Near Zero Energy Building) completamente green. In questo caso, oltre al legno e alla paglia, nell’edificio (voluto dall’ingegner Guido Fabozzi e sviluppato da Matteo Pierattini architetto di Officina Abitare e da Andrea Baldini, ingegnere di Fabbrica del Sole) sono stati installati impianti energetici per ottimizzare il risparmio energetico. Tra questi, per massimizzare i vantaggi offerti dall’impiego della paglia un impianto di ventilazione meccanica controllata termodinamica. Uno strumento (macchina Mydatec smart 300 V) corredato anche da un pannello smart touch per il controllo centralizzato dell’appartamento. «La casa non è dotata di allaccio alla rete del gas metano e il funzionamento degli impianti è garantito dall’energia elettrica fornita dai pannelli fotovoltaici che la rendono del tutto autonoma dal punto di vista energetico – spiega l’architetto Pierattini –. In questo modo, è stato possibile ottenere un’abitazione Nzeb in classe energetica A4 i cui consumi si attestano sui 1,30 kWh/mq anno, con una spesa media stimata di 133 euro comprensiva dei costi relativi sia al riscaldamento degli ambienti che alla produzione di acqua calda sanitaria».
Articolo tratto da Il Sole 24 Ore.